Massa grassa, nemica-amica

Quando si parla di Massa Grassa   ci riferiamo alla percentuale di grasso corporeo presente nel nostro organismo rispetto al peso complessivo della persona.

In generale avere una percentuale di massa grassa aumentata può voler dire due cose.

La prima è la contemporanea presenza di riflesso di una ridotta massa magra che non è una buona cosa. Più massa grassa, meno massa magra, è una semplice equazione, vuol dire che siamo di fronte ad una carenza di muscoli.

In seconda istanza, l’aumento della massa grassa può avere effetti infiammatori sull’organismo. Massa grassa non vuol dire avere più cellule adipose, perché le cellule adipose hanno un numero che si fissa nella prima parte della vita, in età adulta difficilmente aumentano il loro numero.

Quando aumenta la massa grassa, quello che aumenta è il contenuto di trigliceridi all’interno delle cellule adipose. La cellula ha uno spazio limitato e i trigliceridi occupando la maggior parte dello spazio disponibile tendendo a soffocare il nucleo che è vitale e questo determina un effetto infiammatorio diffuso.

L’aumento di massa grassa inoltre ha un effetto metabolico anche a livello ormonale come ad esempio sull’insulina aumentandone la resistenza a livello periferico (insulino-resistenza) e interviene anche in tutta una serie di meccanismi biomolecolari ed enzimatici che hanno un effetto sull’infiammazione complessiva dell’organismo con aumento del rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche (come il Diabete) ma anche degenerative ed oncologiche Il pericolo di un aumento della massa grassa a scapito di quella magra inoltre è cheil corpo venga indotto alla malnutrizione proteica prima e con tempo alla sarcopenia, cioè ad alterazioni sia della quantità che della qualità della massa magra le quanti possono comportare problemi di mobilità, funzionalità ed autonomia soprattutto in età avanzata. Un soggetto sovrappeso o obeso, apparentemente privo di carenze nutrizionali in realtà può facilmente presentare un quadro di malnutrizione proteica o sarcopenia, date appunto da un eccesso percentuale di massa grassa su una massa magra insufficiente.

C’è da dire che ci sono diversi tipi di tessuto adiposo

Quello bianco, è proprio il tessuto di accumulo, di riserva, quello bruno, con funzioni metaboliche più attive ed è più protettivo e il terzo è il cosiddetto rosa, il tessuto adiposo della ghiandola mammaria.

Negli adulti, il tessuto adiposo da tenere più sotto controllo è soprattutto quello bianco in particolare quando si accumula a livello viscerale (addome). Quello periferico (cosce, glutei, braccia) è più antiestetico ma meno pericoloso dal punto di vista metabolico e cardiovascolare. Il grasso viscerale invece espone maggiormente al rischio di diabete arteriosclerosi, epatopatie, malattie oncologiche.

per non aumentare la nostra massa adiposa oltre a ridurre i grassi stessi bisogna soprattutto ridurre o contenere i carboidrati, in particolar modo quelli a rapido assorbimento o con alto indice glicemico che all’interno del nostro organismo tendono a trasformarsi in trigliceridi per essere immagazzinati come riserva. Inoltre occorre anche escludere (o limitare molto) anche l’apporto di alcool di sale che aumenta l’assorbimento del glucosio.

Dottor Roberto Federico, comitato scientifico MyW8 Italia

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