La differenza tra indice glicemico e calorie

La quantità di calorie di un alimento non ci dice nulla sulla velocità con cui queste calorie verranno assorbite.

Nel caso delle calorie da carboidrati contenenti glucosio, la velocità è determinante perché più veloce è l’assorbimento, maggiore sarà la quantità di insulina prodotta. Iniziamo quindi a capire che a parità di calorie un alimento può provocare maggior deposito di grassi, rialzo di colesterolo ecc ecc.

La velocità con cui vengono assorbiti i carboidrati si chiama indice glicemico ed è caratteristico per ogni cibo.

L’attenzione per l’indice glicemico è iniziata nel mondo sportivo.

Quando si deve far conto sulle calorie introdotte per far fronte ad uno sforzo breve ma intenso abbiamo bisogno di carboidrati rapidi che facciano una bella fiammata di energia che verrà bruciata dal muscolo, se invece lo sforzo è prolungato nel tempo sarà più utile consumare carboidrati a lento assorbimento, che ci diano poca energia, ma in modo costante.

Visto che per la maggior parte delle nostre giornate non facciamo gli sportivi, ma vite molto sedentarie, l’ideale è puntare ad avere pasti e spuntini con basso indice glicemico.

Per contenere l’indice glicemico dei pasti abbiamo a disposizione molti espedienti:

utilizzare alimenti naturalmente a basso indice glicemico come avena e orzo ,legumi, soprattutto abbinati ai primi piatti. I legumi hanno anche il vantaggio di aiutare ad abbassare il colesterolo, favoriscono la regolarità intestinale, prevengono diabete e alcune forme tumorali;

Attenzione alla pasta di mais e di riso: hanno un indice glicemico molto elevato, vanno bene per chi ha problemi con il glutine, ma bisogna far attenzione a bilanciare bene con verdure e legumi;

Di solito i piatti della tradizione e quelli a basso costo sono come spesso accade i migliori: pasta e fagioli, minestre di orzo, minestre con lenticchie o fave, riso e lenticchie, pasta con i broccoli, ecc ecc. e quindi non è necessario rivolgersi ad alimenti ”speciali” che spesso va a braccetto con “costosi e difficilmente reperibili”.

Il carico glicemico inoltre è un conteggio che può essere applicato ad un pasto sommando gli indici glicemici e dividendo per il volume complessivo del pasto stesso; ecco perché mangiare un piatto di sola pasta bianca o riso fa ingrassare ecc. ecc. ed invece le stesse calorie di carboidrati assunte in un pasto con verdura cruda (quasi zero di indice glicemico), pasta e legumi (bassissimo indice glicemico), avendo un carico glicemico complessivo basso, porterà addirittura a perdere peso.

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